Descrizione
Si informa la cittadinanza che, in seguito a una richiesta ufficiale di chiarimento formulata dal Sindaco, la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Puglia ha espresso un parere in merito all’applicabilità dell’istituto del ravvedimento operoso per le violazioni relative alla sosta a pagamento (Deliberazione n. 92/2025/PAR).
Come noto, sin dall’avvio del nuovo servizio di gestione dei parcheggi, questa Amministrazione aveva voluto introdurre uno strumento agevolativo per i cittadini: in caso di mancato pagamento o esposizione del ticket, era possibile sanare la propria posizione entro 24 ore con un pagamento ridotto di 10 euro, evitando così la sanzione piena prevista dal Codice della Strada.
Tuttavia, la normativa nazionale è recentemente cambiata (legge n. 177/2024) e ha reso questo strumento non più compatibile con la disciplina attuale. In un’ottica di trasparenza e correttezza istituzionale, prima di assumere decisioni unilaterali, abbiamo chiesto un parere sia al Revisore dei Conti (organo indipendente) sia, successivamente, alla Corte dei Conti Puglia.
La risposta della magistratura contabile, che alleghiamo integralmente a fondo pagina per massima trasparenza, ha chiarito che il ravvedimento operoso – come da noi inteso – non può più essere applicato, poiché in contrasto con il nuovo impianto normativo che disciplina puntualmente tempi e modalità delle sanzioni.
Questo parere, per completezza e dettaglio, rappresenta un precedente significativo a livello nazionale, che farà scuola per molti altri enti locali che si trovano in analoghe condizioni.
Pertanto, a partire da questa settimana, l’istituto non sarà più applicato: le sanzioni saranno irrogate secondo quanto previsto dal Codice della Strada, pur nel rispetto del consueto margine di tolleranza di 10 minuti.
Resta invariata la nostra convinzione che il pagamento dei tributi e delle tariffe – per quanto possa apparire impopolare – sia un atto di responsabilità civica e di giustizia sociale.
E l’Amministrazione continuerà a vigilare affinché i servizi resi siano equi, trasparenti e al servizio di tutti.